L’innovazione che fa bene al pianeta.
Tutto è iniziato dalla terra e dalla passione che un giovane Luciano Martini nutriva nei suoi
Confronti.
Questo profondo interesse, unito all’assidua ricerca dell’innovazione in campo agricolo, è il primo capitolo della storia di Unigrà.
Grazie a un investimento continuo, le nostre realtà produttive si sono poi dotate di tecnologie all’avanguardia per migliorare i processi e il rendimento qualitativo. Sperimentazione e ricerca continua restano il motore che guida l’azienda in ogni sua applicazione.
I processi gestionali e agronomici godono di completa tracciabilità grazie a software che consentono il monitoraggio di ogni ciclo di coltivazione e produzione, inclusa la gestione analitica dei costi di tutti i comparti aziendali per aumentare la qualità e ottimizzare le risorse impiegate nella produzione.
Azienda agricola dante e il precision farming
Per migliorare la resa dei terreni impiegando meno risorse, abbiamo introdotto questa innovativa metodologia, in grado di combinare tecnologie per monitorare e ottimizzare i processi di produzione. Il precision farming viene scelto per contenere i costi e ridurre l’impatto ambientale, aumentando qualitativamente e quantitativamente la resa dei terreni.
Questa tecnologia può essere utilizzata anche su macchinari estremamente specifici, come le seminatrici, che consentono di regolare la quantità di semi e il loro rilascio in un punto preciso
con estrema precisione.
La filiera dell’olio di palma
L’olio di palma è di gran lunga il più grande raccolto di olio vegetale sul nostro pianeta e, allo stesso tempo restituisce la più alta resa per ettaro coltivato.
Nel corso degli ultimi 70 anni, sul nostro pianeta, si è aggiunto 1 miliardo di persone ogni 14 anni. La palma da olio, pur essendo ad oggi coltivata su una superficie inferiore a quella dedicata in tutto il mondo per l’olio di girasole, o addirittura 7 volte inferiore a quella impiegata per la coltivazione della soia, produce una quantità di olio superiore alla somma di questi, non c’è quindi dubbio che l’olio di palma costituirà la risposta più efficace alla crescente domanda di oli e grassi derivante dall’aumento della popolazione mondiale.
La filiera dell’olio di palma
L’olio di palma è di gran lunga il più grande raccolto di olio vegetale sul nostro pianeta e, allo stesso tempo restituisce la più alta resa per ettaro coltivato.
Nel corso degli ultimi 70 anni, sul nostro pianeta, si è aggiunto 1 miliardo di persone ogni 14 anni. La palma da olio, pur essendo ad oggi coltivata su una superficie inferiore a quella dedicata in tutto il mondo per l’olio di girasole, o addirittura 7 volte inferiore a quella impiegata per la coltivazione della soia, produce una quantità di olio superiore alla somma di questi, non c’è quindi dubbio che l’olio di palma costituirà la risposta più efficace alla crescente domanda di oli e grassi derivante dall’aumento della popolazione mondiale.
Nonostante l’olio di palma sia coltivato su appena lo 0,4% del terreno agricolo mondiale, la sua coltivazione deve essere effettuata in modo sostenibile, sviluppando una particolare attenzione agli impatti ambientali, sociali ed economici, nonché ai rischi legati alla filiera dell’olio di palma.
Unigrà riconosce nella Tavola Rotonda sull’Olio di Palma Sostenibile (RSPO) la principale autorità per l’individuazione di principi e criteri (RSPO P&C) condivisi per identificare la sostenibilità dell’olio di palma e dei prodotti derivanti dal palma e sostiene gli standard RSPO come primo obiettivo da raggiungere.
Come membri RSPO, imponiamo che tutti i nostri fornitori di olio di palma siano membri RSPO ed operino nel rispetto dei principi e dei criteri stabiliti dalla stessa organizzazione. Inoltre incoraggiamo il consumo di Olio di Palma Certificato Sostenibile anche attraverso la nostra partecipazione all’Unione Italiana Olio di Palma Sostenibile (UIOPS).
Nel rispetto dei criteri di sostenibilità definiti dall’UIPOS stessa, più stringenti rispetto a quelli attualmente previsti dall’RSPO ci siamo impegnati a garantire la piena tracciabilità di tutto il nostro olio di palma fino al mulino di produzione entro il 2020. Un significativo passo in avanti sulla tracciabilità è stato ora reso possibile avendo identificato tutti i mulini coinvolti nella produzione di olio di palma utilizzato nei nostri impianti. Consideriamo questo risultato un passo importante verso una migliore attività di controllo basata sul monitoraggio, la trasparenza, la trasformazione e la successiva verifica.
Come membri RSPO, imponiamo che tutti i nostri fornitori di olio di palma siano membri RSPO ed operino nel rispetto dei principi e dei criteri stabiliti dalla stessa organizzazione. Inoltre incoraggiamo il consumo di Olio di Palma Certificato Sostenibile anche attraverso la nostra partecipazione all’Unione Italiana Olio di Palma Sostenibile (UIOPS).
Nel rispetto dei criteri di sostenibilità definiti dall’UIPOS stessa, più stringenti rispetto a quelli attualmente previsti dall’RSPO ci siamo impegnati a garantire la piena tracciabilità di tutto il nostro olio di palma fino al mulino di produzione entro il 2020. Un significativo passo in avanti sulla tracciabilità è stato ora reso possibile avendo identificato tutti i mulini coinvolti nella produzione di olio di palma utilizzato nei nostri impianti. Consideriamo questo risultato un passo importante verso una migliore attività di controllo basata sul monitoraggio, la trasparenza, la trasformazione e la successiva verifica.
In qualità di trasformatore, Unigrà è impegnata a lavorare insieme con i propri diretti fornitori di olio di palma, e le loro rispettive controparti, per progredire oltre ai Principi e ai Criteri stabiliti dall’RSPO, monitorando le attività all’origine, per raggiungere i seguenti obiettivi:
Nessuna attività di disboscamento di foreste ad elevato stock di carbonio (HCS) utilizzando la metodologia High Carbon Stock Approach (HCSA)
Vietare l’utilizzo del fuoco per bonificare il terreno
Nessun impianto di palma su terreni torbosi
Protezione dell’orango e di altre specie minacciate, mantenendo aree ad alto valore di conservazione e biodiversità (HCV)
Riconoscere, rispettare e rafforzare i diritti dei lavoratori e delle comunità locali, inclusi i CGF PiPs Principles for workers (libertà di movimento, non pagare per lavorare e non essere indebitati o forzati a lavorare)
Favorire la crescita dei piccoli proprietari indipendenti
Sostenere i diritti delle popolazioni indigene attraverso l’adozione della procedura Free Prior Informed Consent (FPIC) prima dell’inizio delle attività
I progressi verso questi obiettivi saranno monitorati regolarmente e valutati da Enti esterni ed in stretta collaborazione con i nostri fornitori.
Per ulteriori informazioni sui mulini di provenienza e sulla gestione dei reclami, consulta:
Lista dei mulini – II semestre